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Gli occhi e la luce solare
I nostri occhi percepiscono come luce visibile quella parte dello spettro delle radiazioni elettromagnetiche che è compresa tra le lunghezze d’onda di 380 e 750 nanometri. Arrivano ai nostri occhi anche radiazioni invisibili ad occhio nudo con lunghezza d’onda inferiore a 380 nanometri. Queste radiazioni sono dette raggi UV.
Uno dei principali fattori che mettono a rischio la salute dei nostri occhi è un’eccessiva esposizione a questi raggi ultravioletti del sole, in assenza di adeguata protezione.
Si dividono in UVA (315-400 nm), UVB (280-315 nm) e UVC (100-280 nm).
Gli UVA e gli UVB rappresentano gli ultravioletti più dannosi per gli occhi, mentre gli UVC vengono schermati quasi completamente dallo strato di ozono presente nell’atmosfera ad alta quota.
I livelli di raggi ultravioletti sono maggiori al crescere dell’altitudine (ogni mille metri aumentano del 10-12%) e dell’altezza del sole sull’orizzonte (più pericoloso nelle ore centrali della giornata e nei mesi estivi) e in tutte le situazioni in cui ci sia una forte esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto nei luoghi in cui è presente un forte
riverbero, come al mare e in montagna la neve può riflettere fino all’80% dei raggi UV. Tuttavia anche nelle giornate meno soleggiate il 90% dei raggi ultravioletti può penetrare attraverso le nuvole .
Soprattutto gli occhi dei bambini, essendo dotati di un cristallino (un vero e proprio filtro naturale) ancora completamente trasparente, sono maggiormente sensibili ai raggi ultravioletti.
Pertanto è sempre fondamentale proteggere gli occhi mettendo occhiali dotati di lenti che filtrino i raggi nocivi.
Per preservare la salute oculare esistono diverse tipologie di occhiali da sole, suddivisi in cinque gruppi a seconda dell’ampiezza della trasmissione della luce:
Nella Categoria 0 la trasmissione luminosa è 80-100% e il filtro è incolore o molto leggero. Questi sono solitamente occhiali sportivi o protettivi destinati esclusivamente alla protezione dal vento, dalla polvere e dalla sporcizia, ma non dal sole.
Nella Categoria 1 la trasmissione luminosa va da 43 a 80% e le lenti sono poco scure – il più delle volte gialle o arancioni – adatte a una luce solare debole o come protezione contro polvere e vento.
I filtri della categoria 2 sono mediamente scuri e trasmettono dal 18 al 43 % della luce. Sono adatti per la luce solare moderata. Utili in primavera o in autunno per le passeggiate in una giornata di sole. Possono essere d’aiuto al volante in condizioni di sole/ombra.
Nella Categoria 3 la trasmissione luminosa è 8–18% , i filtri di questo categoria sono scuri, adatti alla luce solare intensa sulla spiaggia o in città. Sono i filtri più diffusi, ideali per l’estate perché forniscono il livello più elevato di protezione solare.
L’ultima categoria blocca quasi tutta la luce (trasmissione luminosa 3–8%) e comprende i filtri più scuri, adatto a luce solare molto intensa. Gli occhiali da sole di questo gruppo sono pensati per gli alpinisti o per l’uso nel deserto e dovunque il sole sia non solo molto forte, ma anche fortemente riflesso dall’ambiente. Questi occhiali non devono essere usati alla guida.
Oltre agli occhiali da sole con lenti da sole normali esistono occhiali con lenti polarizzanti (vedi “trattamento di polarizzazione”) per proteggere gli occhi da luci riflesse intense (ad esempio il riverbero della superficie dell’acqua, del ghiaccio, della neve, ecc.).
Le lenti che si adattano automaticamente ai cambiamenti di luce sono chiamate fotocromatiche. Le lenti fotocromatiche più evolute sono le lenti con tecnologia Transition, totalmente trasparenti al chiuso bloccano la luce blu nociva e si attivano velocemente all’aperto diventando scure e bloccando il 100% dei raggi UVA e UVB.
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